30 Maggio 2023

Come diventare Direttore Sportivo

come diventare direttore sportivo

La figura del direttore sportivo è poco conosciuta per i più e soprattutto dalla base di quella miriade di appassionati che giocano a calcio. Oggi la figura del direttore è un ruolo centrale per la gestione tecnico sportiva di una società di calcio professionistico dai campionati di serie D fino ad arrivare alla seria A.

Molti si chiedono come diventare Direttore Sportivo in una società di calcio; oggi la federazione ha disciplinari precisi rispetto a un ruolo che in passato era di competenza diretta delle squadre, che potevano scegliere l’uno o l’altro collaboratore. Per diventare direttori sportivi bisogna superare un corso federale, dove si viene ammessi sulla base di requisiti tecnici. Per svolgere l’attività bisogna poi iscriversi all’albo nazionale e se si vuole svolgere attività anche a livello internazionale, la stessa iscrizione deve essere richiesta al registro UEFA.

Come diventare Diretto Sportivo nel calcio

Il Settore Tecnico della FIGC ammette ogni stagione un numero limitato di allievi, circa 40, in caso di richieste superiori si organizzano più sessioni, nell’ultima, quella del febbraio 2020, sono stati ammessi 34 aspiranti direttori sportivi.

Dove si effettua il corso

Il corso si svolge nelle aule del Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove gli allievi seguono un programma didattico di 144 ore, per formare le nuove figure professionali di Direttore Sportivo calcistico. I professionisti sono chiamati a svolgere, per conto delle Società Sportive professionistiche, attività inerenti all’assetto organizzativo e amministrativo delle squadre calcistiche. I direttori si occupano della gestione dei rapporti tra la società e i tesserati: calciatori, tecnici e la conduzione delle trattative con le altre franchigie sportive.

Il corso ha lo scopo di fornire le competenze tecniche e culturali per ricoprire il ruolo, anche in conformità con le licenze UEFA e con il sistema quelle nazionali. Il corso da gli opportuni contenuti per poter seguire i trasferimenti dei cartellini, la stipula delle cessioni e la redazione contratti dei calciatori, secondo le norme adottate dalla FIGC.
Le società ripescate dalla serie D alla Lega Pro possono segnalare un loro candidato che nella stagione precedente abbia avuto con la stessa un rapporto di collaborazione tecnico sportiva certificata.

I requisiti di accesso

I requisiti generali di accesso sono i seguenti:

  • diploma di scuola secondaria di II°;
  • aver compiuto i 25 anni;
  • non aver ricevuto condanne sportive nell’ultimo anno superiori ai 90 giorni e in quelli precedenti maggiori di 12 mesi;
  • non essere interdetti, falliti o aver ricevuto un provvedimento di preclusione dai ranghi FIGC;
  • non può partecipare al corso chi ha svolto il ruolo di agente di calciatori o di procuratore sportivo.

In ogni corso sono ammessi anche due ex calciatori o calciatrici, secondo una graduatoria di merito che deve aver come requisito minimo l’aver partecipato ad almeno un campionato di serie A, A2 o B.

Cosa accade dopo il corso

Al termine del corso e dopo aver sostenuto un esame con la discussione di una tesi, si consegue un diploma che è il presupposto per l’iscrizione all’albo speciale dei direttori sportivi nazionale, spendibile in tutti i campionati professionisti italiani. Per l’iscrizione al registro europeo, bisogna frequentare un analogo corso UEFA.

Chi fosse interessato al corso, può consultare i due link sottostanti che si riferiscono all’ultimo bando indetto dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio:
https://www.figc.it/media/98167/cu53_1920.pdf con il bando tecnico e
https://www.figc.it/it/tecnici/news/il-4-febbraio-il-via-al-nuovo-corso-per-direttore-sportivo-ufficializzati-gli-allievi-ammessi-29-01-2020/ con la cronologia.

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